Piuttosto una cucina inquietante che emerge dall'arte di Marina Abramović e al suo lavoro
The Kitchen: Homage to Saint Therese serie di ritratti fotografici che abbiamo incontrato ieri. Dividendosi in coppie abbiamo osservato sulle immagini, cercando di scrivere delle didascalie. Partendo da fotografie come questa:
è venuto fuori un lavoro che può essere letto come un corpo unico. Provvisoriamente lo intitoliamo
Didascalie per cucina ed eccolo qua (leggetelo omettendo i vostri nomi):
Sarii
La
crocifissa nell’altare della cucina con le pentole adoranti mute e in fila,
illuminate dalla grigia luce divina
Jacopo
L’ordine
ti porta al caos, niente è mai come sembra, può succedere di tutto, anche le
cose ordinarie possono sfociare in follia
Edoardo
Trattenere
un ricordo dopo la morte
Melissa
Non
riesco ad abbandonare i ricordi e i pensieri della persona venuta a mancare,
tutte queste cose partono dalla testa
Ettore
La nonna
non è ancora arrivata e io non voglio fare la torta / cartavetrata
Sabrina
Ho
versato lo zucchero e per non farlo notare l’ho messo in mezzo a due ciotole in
modo artistico
Denise
Morte
nella vecchia cucina / fuochi fatui
Simone
Laboratorio
Gabriele
La cucina è un posto fra vita e
morte/
La donna con mezza faccia nera e
mezza umana
Brenda
Loro sono dentro di me
Sono fra di loro
*******
Bello, vero? Dopo siamo entrati in una discussione su
- Fuochi fatui e Jack O' Lantern ovvero: farsi luce con una rapa
- i sogni - a causa di questa poesia di Wislawa Szymborska
NEL SONNO
Ho sognato che cercavo una cosa,
nascosta chissà dove oppure persa
sotto il letto o le scale,
all’indirizzo vecchio.
nascosta chissà dove oppure persa
sotto il letto o le scale,
all’indirizzo vecchio.
Rovistavo in armadi, scatole e cassetti,
inutilmente pieni di cose senza senso.
inutilmente pieni di cose senza senso.
Tiravo fuori dalle mie valigie
gli anni e i viaggi compiuti.
gli anni e i viaggi compiuti.
Scuotevo fuori dalle tasche
lettere secche e foglie scritte non a me.
lettere secche e foglie scritte non a me.
Correvo trafelata
per ansie e stanze
mie e non mie.
per ansie e stanze
mie e non mie.
Mi impantanavo in gallerie
di neve e nell’oblio.
di neve e nell’oblio.
Mi ingarbugliavo in cespugli di spine
e congetture.
e congetture.
Spazzavo via l’aria
e l’erba dell’infanzia.
e l’erba dell’infanzia.
Cercavo di fare in tempo
prima del crepuscolo del secolo trascorso,
dell’ora fatale e del silenzio.
prima del crepuscolo del secolo trascorso,
dell’ora fatale e del silenzio.
Alla fine ho smesso di sapere
cosa stessi cercando così a lungo.
cosa stessi cercando così a lungo.
Al risveglio
ho guardato l’orologio.
Il sogno era durato due minuti e mezzo.
ho guardato l’orologio.
Il sogno era durato due minuti e mezzo.
Ecco a che trucchi è costretto il tempo
dacché si imbatte
nelle teste addormentate.
dacché si imbatte
nelle teste addormentate.
Ascoltando questo:
abbiamo scritto sul sogno. Ecco i primi risultati!
Sarii
la noia come morte,
i sogni come vita.
ma se sogno la morte,
la noia per la vita
dov'è finita?
Gabriele
"Muoviti
è suonata, abbiamo il compito". Apro la porta, sono tutti seduti, pronti per
iniziare: "Mettetevi seduti che iniziamo" . Prendo il foglio pieno di
formule scritte col lapis, poi sento:"Fatemi controllare i fogli".
Panico, non ho tempo per nasconderlo:"Fammi vedere Signorini".
Sgamato, sono finito:"Bene, tutte le formule, mi sa che ci vedremo a
settembre" "No prof mi risparmi!" Mi sveglio,era un sogno per
fortuna...
Denise
I sogni sono quel mondo
fantastico dove puoi far tutto e dove puoi aver tutto.
Dove nessuno può fermarti...
Ti trovi sola in una stanza tutta
bianca, non sai cosa fare e neanche dove andare...piangi.
Senti il senso dell'abbandono e
del rifiuto.
Non trovi nessuno, vorresti un
abbraccio, di quelli che l'amore te lo fa entrare dentro.
Sei ferma, nel mezzo di questa
stanza, tutta raggomitolata che piangi.
Non riesci ad accettare questo
vuoto che tutto e tutti hanno lasciato dentro di te.
Poi smetti di piangere...perché
arriva lei...come un angelo custode...che ti protegge e ti da tutto quell'affetto
che ti mancava...e ti senti di nuovo viva.
Le lacrime si bloccano sulle
labbra, che adesso sorridono.
Hai ritrovato quello che ti
mancava, solo in una persona.
~pain~